Alfredo Romano: VINCENZO PIZZI, POETA E PAROLIERE LECCESE

sabato 26 gennaio 2008

VINCENZO PIZZI, POETA E PAROLIERE LECCESE

Le informazioni, le poesie e le foto inserite in questo post mi sono state gentilmente
trasmesse da Carlo Pizzi, figlio di Vincenzo. Lo stesso Carlo mi ha autorizzato a pubblicarle.

Vincenzo Pizzi

BREVE BIOGRAFIA DI VINCENZO PIZZI

Vincenzo Pizzi nacque a Lecce nel giugno del 1906 da Dante ed Emilia Ascalone (originaria di Galatina), agiati commercianti in Lecce di tessuti, merletti e biancheria varia.

Si diplomò in ragioneria e lavorò per qualche tempo presso il Banco di Napoli, ma poi preferì aprire un negozio di mode. Nel frattempo scriveva vari testi in vernacolo, quasi tutti musicati dal maestro Paolo Grimaldi. Sposò giovanissimo Maria Elena Ghezzi dei duchi di Carpignano dalla quale nacquero tre figli: Dante, Carlo e Rosanna.
Morì a 62 anni colpito da ictus cerebrale.

Nonno Dante e nonna Emilia col figlio Vincenzo

Testi di canzoni in vernacolo leccese scritte da Vincenzo Pizzi
negli anni Quaranta del secolo scorso.

AUDIO

Bruno Petrachi in LU PASCALINU TOU, testo di Vincenzo Pizzi

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Ho avuto la sorte di nascere in un piccolo paese dove non c’era ancora la luce elettrica, un piccolo paradiso terrestre ancora intatto fatto di notti scure, di candele e lampade a petrolio, di giorni chiari e luminosi nella calura implacabile del sole mediterraneo. Ho fatto in tempo a immagazzinare nella mia mente fiumi di nanni orchi, sciacuddhi e acchiature, anime in pena e morti ca te carànfanu, pìzziche e tarantate, ritmi e tamburieddhi, storie tragiche e comiche, zaccarresta e scundarieddhi, truddhi e cavaddhu barone, scisciarìculi e scarabòmbuli, rape creste e zzanguni, fae nette e gnumarieddhi… e lu vinu ca te trase intra ll’osse. Tutto un mondo magico e incantato che mi chiedo a volte se sia veramente esistito. Sono partito che ero un ragazzo e navigo da allora in mille perigli per tornare al paese, la mia Itaca che non c’è più.

Alfredo Romano è nato a Collemeto di Galatina (Lecce). Vive e lavora a Civita Castellana (Viterbo), dove da anni dirige la biblioteca comunale. Ha esordito sul periodico "Il Ponte" con il lungo racconto Le Langhe, Il Nuto, Viaggio intorno a Cesare Pavese. Seguono:
1. Salento tra mito e realtà (Galatina, Congedo, 1993);
2. Ci sono notti che io: poesie d'amore (Galatina, Congedo, 1994);
3. Cantavamo Contessa: vagabondi per mari e miti di Grecia, romanzo di una generazione (Lecce, Manni, 1998);
4. Lu Na nni Orcu e altri racconti salentini (Nardò, Besa, 2000);
5. Lu Nanni Orcu e altri racconti salentini (Nardò, Besa, 2001)
6. Tradizioni popolari e storie di vita nel Salento (Nardò, Besa, 2005);
7. Amneris, che morì di poesia, storia di una donna (Nardò, Besa, 2007);
8. Lu Nanni Orcu, papa Cajazzu e altri cunti salentini (Nardò, Besa, 2008);
9. Piccoli seminaristi crescono (Nardò, Negroamaro edizioni, 2011).

Collabora a periodici locali e nazionali. È autore di testi per canzoni su musiche di Giuseppe Maniglio. Ha messo in musica alcune delle Filastrocche in cielo e in terra di Gianni Rodari, che da tempo porta di scuola in scuola in spettacoli per ragazzi. Appassionato di musica popolare, nel 1988 ha registrato un intervento alla televisione svizzera per la comunità italiana. Ha portato in Svizzera, al Folkstudio a Roma e a Civita Castellana lo spettacolo teatro-musicale Pìzziche e tarante, ritmi e tamburi: c'era una volta il Salento.

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"Quanta verità nelle tue semplici frasi di scrittore, Alfredo.
Il pensare, l’osservare, il raccontare, è vero, per molti è un istinto naturale, un bisogno di sopravvivenza personale e missionario. Non tutti sanno però incantare come te, non tutti sanno trasformare una merenda fatta di pane e pomodoro in un’elegia di odori, d’infanzia, di ricordi o voglia di semplicità. Passi al lettore vite di prima mano, mai sgualcite pur essendo sofferte, nuove se pur vissute, donate eppure amate".

Raffaella Verdesca

dal commento a RACCONTARE STORIE in Spigolature Salentine del 7 dic. 2011

Tutti gli interventi di Alfredo Romano sulla rivista online Fondazione Terra d'Otranto

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LE MIE PUBBLICAZIONI

Nardò, Besa Editrice, 2008

Illustrazione di copertina di Maria Berto

Articoli giornali e presentazione del libro

Nardò, Besa Editrice, 2007

Illustrazione di copertina di Maria Berto

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Nardò, Edizioni Negroamaro, 2011

Commenti e articoli

Nardò, Besa Editrice, 2005

Illustrazione di copertina di Maria Berto

I commenti

Nardò, Besa Editrice, 2001

Illustrazione di copertina di Maria Berto

I commenti

Lecce, Manni, 1998

Illustrazione di copertina di Lamberto Pignotti

I commenti

Galatina, Congedo, 1994

Illustrazione di copertina di Maria Berto

Leggi le poesie

Galatina, Congedo, 1993

Firenze, Vallecchi, 1991
(a quel tempo editrice del periodico Il Ponte, fondato da Pietro Calamandrei)
Leggi il racconto di viaggio

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In aggiunta un libro (autrice Irene Mancini, responsabile editoriale Alfredo Romano) pubblicato dalla Biblioteca Comunale di Civita Castellana. Vi si narra dell'emigrazione dei salentini a Civita Castellana negli anni '60 e '70. Nel volume una lunga intervista della Mancini ad Alfredo e una postfazione dello stesso. La foto di copertina (1968) ritrae la famiglia di Alfredo intenta alla raccolta del tabacco.

Civita Castellana, Biblioteca Comunale, 2008